In Giappone, il cambio delle stagioni è vissuto con grande sensibilità e attenzione. La primavera segna il risveglio della natura e porta con sé l’Harukaze (春風), il “vento di primavera”, una brezza leggera che annuncia la fioritura dei ciliegi e l’inizio di un nuovo ciclo.
L’Harukaze è molto più di un fenomeno atmosferico: è una presenza evocativa nella letteratura, nella poesia e nelle tradizioni giapponesi, simbolo di rinnovamento e trasformazione.
Il vento primaverile nella cultura giapponese
Fin dall’epoca classica, il vento di primavera ha ispirato poeti e scrittori, in particolare nella tradizione della poesia waka. Nei versi giapponesi, l’Harukaze è descritto come un soffio gentile che scuote i boccioli dei ciliegi, accompagnandoli nella loro breve e spettacolare fioritura.
Nel waka, la poesia classica giapponese, l’Harukaze è spesso citato come messaggero della primavera, capace di risvegliare i fiori dormienti e di annunciare il ritorno della vita dopo il rigido inverno. Un esempio è la poesia di Ki no Tsurayuki (872-945), che scrisse:
“Harukaze wa / hana ni kokoro o / yoseru nari”
(Il vento di primavera / avvicina il cuore / ai fiori)
Questi versi esprimono la delicatezza con cui il vento primaverile accarezza la natura e risveglia il mondo, un concetto profondamente radicato nella cultura giapponese.
Un simbolo di rinnovamento e trasformazione
Il vento primaverile è associato all’idea di rinascita. In Giappone, il suo arrivo coincide con nuovi inizi: la fine dell’anno scolastico, l’inizio della vita lavorativa per molti giovani e la stagione dell’Hanami, il tradizionale picnic sotto i ciliegi in fiore.
L’Harukaze è visto come un soffio che porta via l’inverno e spalanca le porte alle nuove opportunità. Questa idea è radicata nel pensiero giapponese, dove la transitorietà delle cose viene accolta con serenità, proprio come i petali di ciliegio che danzano nel vento prima di posarsi al suolo.
Harukaze e la primavera giapponese
Ogni regione del Giappone vive l’arrivo della primavera in modo diverso. Nelle aree più a sud, il vento primaverile porta il tepore già a marzo, mentre nelle regioni settentrionali come l’Hokkaidō, il suo soffio arriva più tardi, annunciando lo scioglimento delle nevi e il ritorno dei colori nei paesaggi ancora addormentati dall’inverno.
Oltre ai paesaggi in fiore, la primavera si riflette anche nella cucina giapponese. Il sansai (山菜), un mix di erbe selvatiche raccolte in questo periodo, e il sakura mochi, dolce avvolto in una foglia di ciliegio, sono tra i sapori che accompagnano questa stagione.
Un soffio di primavera anche nei nostri racconti
L’atmosfera primaverile è protagonista in Bentornata, primavera!, uno degli episodi della nostra collana. Proprio come l’Harukaze segna l’inizio di un nuovo ciclo naturale, questo racconto celebra il cambiamento, la rinascita e la bellezza della trasformazione.
Attraverso le nostre storie, vogliamo trasmettere l’incanto delle stagioni e il modo in cui la natura si rinnova, proprio come accade nel Lago Akan, la casa dei nostri amati Marimo.