Scopri il significato del rakugaki, lo scarabocchio giapponese: un’attività creativa, accessibile e liberatoria, perfetta anche per bambini con DSA o disabilità.
Tra le forme più semplici e potenti di espressione, c’è lo scarabocchio. In Giappone, prende il nome di rakugaki (落書き) e non è visto come un gesto distratto, ma come un’esplosione spontanea di creatività.
Linee, forme, tratti irregolari che riempiono pagine bianche: un segno dopo l’altro, il pensiero si muove. E con esso, anche il cuore.
Per i bambini, il rakugaki è un modo naturale per raccontare emozioni, costruire mondi e liberare la fantasia. Senza regole, senza modelli da seguire, solo il piacere di esprimersi con ciò che si ha a disposizione.
Rakugaki:Un’arte aperta, che accoglie tutte le mani
Scarabocchiare aiuta a sviluppare la coordinazione visiva e motoria, stimola la regolazione emotiva e sostiene l’immaginazione. Ma soprattutto, è un’attività profondamente inclusiva.
- Per i bambini con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), può diventare un canale di comunicazione visiva, meno faticoso rispetto alla scrittura o alla lettura, e più immediato nel raccontare pensieri o storie.
- Per chi ha disabilità motorie o sensoriali, è possibile adattare il gesto usando strumenti facilitati (pennarelli grossi, tavolette digitali, supporti inclinati) o lasciando che il disegno prenda forma in modi alternativi: con il dito, con lo sguardo, con la voce che guida qualcun altro.
Lo scarabocchio non chiede precisione: chiede solo spazio, rispetto e ascolto.
Attività creative da proporre ai bambini
Ecco alcune idee semplici per usare il rakugaki come esperienza libera e coinvolgente:
- La linea che diventa storia
Su un foglio bianco, tracciate una linea continua, senza staccare la mano. Poi osservatela insieme: può trasformarsi in un animale, in una strada, in un sorriso? Lasciate che ogni segno suggerisca un racconto. - Storie scarabocchiate
Partite da una frase (“Una farfalla vola verso il sole”) e lasciate che i bambini la trasformino in immagine. Anche chi ha difficoltà con la scrittura potrà “raccontare” visivamente, con tratti liberi e personali. - Musica e movimento
Accendete una musica dolce o allegra e invitate i bambini a disegnare seguendo il ritmo. I tratti possono essere lenti, veloci, ondeggianti: è un modo per ascoltarsi e muoversi in armonia. - Rakugaki digitale
Usate app semplici di disegno su tablet. Sono ideali per bambini con disabilità motorie, perché permettono di disegnare anche con piccoli movimenti o con strumenti adattivi.
Libertà che si vede
Nel rakugaki ogni segno ha dignità. Non serve correggere, non serve giudicare.
Basta osservare, lasciarsi sorprendere e – perché no – unire i disegni per creare storie collettive.
Il vero messaggio? Ogni bambino ha qualcosa da dire, anche senza parole.