Alla scoperta della carta di riso: tradizione, produzione e applicazioni artistiche

da | Giu 25, 2025

La carta di riso è uno dei materiali più affascinanti e simbolici della cultura asiatica, apprezzata per la sua leggerezza, versatilità e il suo legame profondo con la tradizione giapponese. 

Sebbene il nome faccia pensare a un legame con il riso, in realtà la carta di riso non è prodotta con il riso, ma con fibre vegetali come gampi, mitsumata e, in alcuni casi, bambù. Le origini di questa carta si perdono nei secoli e sono legate a tradizioni artistiche e spirituali molto radicate, che continuano a influenzare la produzione artistica e artigianale in Giappone e nel resto del mondo.

Origini e storia della carta di riso

Le origini della carta di riso sono molto antiche e risalgono a più di 1.000 anni fa, quando la carta veniva utilizzata per scopi religiosi, per la pittura e per la creazione di oggetti sacri. 

Sebbene la carta fosse già in uso in Cina dal I secolo, fu solo con l’introduzione della tecnica di fabbricazione da parte dei monaci buddisti coreani nel VI secolo che la tecnica si diffuse in Giappone. 

Nel corso dei secoli, le tecniche di produzione si sono evolute e perfezionate, ma sono rimaste legate alla tradizione artigianale giapponese.

La carta di riso veniva inizialmente realizzata utilizzando fibre vegetali come la paglia di riso, ma con il tempo è stata perfezionata e oggi viene prodotta principalmente con fibre di gampi, mitsumata e bambù

Originariamente veniva impiegata per rivestire scaffali, creare schermature di carta per le case giapponesi e per scopi pratici, come la realizzazione di ombrelli e lanterne di carta. 

Con il passare degli anni ha acquisito una fama internazionale grazie alla sua bellezza delicata e alla sua versatilità, diventando un materiale apprezzato nelle arti e nell’artigianato.

La fabbricazione della carta di riso

La produzione di questa carta è un processo laborioso e artigianale che continua a essere praticato in Giappone con tecniche tradizionali. 

Nonostante l’avvento della produzione industriale, molte fabbriche giapponesi continuano a utilizzare metodi tradizionali per mantenere la qualità superiore della carta. 

La fabbricazione inizia con l’immersione delle fibre vegetali in acqua, seguita dalla macerazione che rende la materia morbida e facilmente manipolabile.

Il passaggio successivo consiste nella formazione del foglio, in cui la miscela di fibre disciolte in acqua viene colata su un telaio. 

Dopo un processo di asciugatura, la carta risultante è incredibilmente sottile e resistente, sebbene delicata. 

È per questa sua leggerezza e traslucenza che viene spesso utilizzata per creazioni artistiche delicate e per lavori di calligrafia giapponese.

Differenze tra carta di riso e washi

La carta di riso e il washi sono entrambe legate alla tradizione giapponese, ma presentano alcune differenze fondamentali. 

La principale differenza riguarda le fibra di origine e i metodi di fabbricazione.

  • Materia prima: mentre il washi è realizzato principalmente con fibre di gelso (in particolare la varietà kozo), il gampi e la mitsumata, la carta di riso viene prodotta principalmente con fibre di gampi, mitsumata e bambù, e non contiene generalmente fibre di gelso.
  • Resistenza e consistenza: il washi è noto per la sua straordinaria resistenza e viene spesso utilizzato per lavori di calligrafia di alto livello o per la realizzazione di oggetti durevoli nel tempo, come le porte scorrevoli shoji. La carta di riso, al contrario, è più leggera e delicata, sebbene sorprendentemente resistente per la sua consistenza sottile, e viene spesso utilizzata per decorazioni artistiche o oggetti che richiedono una sensazione di leggerezza.

La produzione artigianale e industriale

Anche se la carta di riso continua a essere prodotta artigianalmente in Giappone, negli ultimi decenni è stata introdotta una versione industriale più economica e facilmente reperibile. 

Quella industriale ha una qualità inferiore rispetto a quella prodotta a mano, ma le versioni artigianali sono ancora molto apprezzate per la loro qualità superiore. 

Le versioni tradizionali sono utilizzate in opere d’arte, decorazioni e oggetti tradizionali giapponesi, come le lanterne di carta e le porte scorrevoli shoji, che creano un’atmosfera calda e naturale all’interno delle case.

Gli utilizzi: dalla tradizione all’arte moderna

La carta di riso è un materiale incredibilmente versatile e ha trovato impiego in una vasta gamma di settori, che vanno dall’arte alla moda. 

Di seguito, alcune delle principali applicazioni:

  1. Arte e calligrafia
    La sua superficie morbida e liscia la rende ideale per l’arte della calligrafia giapponese (shodō) e per la pittura a inchiostro. 

Gli artisti apprezzano la capacità della carta di riso di assorbire l’inchiostro in modo uniforme, creando opere delicate e fluide.

  1. Architettura tradizionale
    In Giappone, la carta di riso è tradizionalmente utilizzata nelle porte scorrevoli shoji che permettono alla luce naturale di filtrare nell’ambiente. Queste porte sono una parte essenziale dell’architettura giapponese, contribuendo alla creazione di spazi luminosi e armoniosi.
  2. Artigianato e decorazione
    La carta di riso è molto apprezzata nell’arte del decoupage e per altre tecniche decorative. Viene utilizzata per la realizzazione di oggetti come lanterne di carta, ventagli, paraventi e decorazioni natalizie. La sua traslucenza le conferisce una qualità unica, permettendo alla luce di filtrare in modo morbido e delicato.
  3. Moda e design
    Oltre alla sua applicazione nelle decorazioni e nell’architettura, la carta di riso ha trovato spazio anche nel mondo della moda e del design. Alcuni stilisti, sia giapponesi che internazionali, l’hanno utilizzata per creare abiti traslucidi e decorazioni originali per eventi.

La carta di riso continua a essere un materiale straordinario che unisce funzionalità e bellezza. 

Grazie alla sua storia e alle sue applicazioni in vari settori, è perfetta per chi desidera aggiungere un tocco di eleganza e tradizione ai propri progetti.

Se desideri approfondire la produzione della carta giapponese, ti invitiamo a leggere anche l’articolo [La carta washi: il legame tra sostenibilità e tradizione], dove abbiamo esplorato le caratteristiche e le tecniche di un altro materiale tradizionale giapponese, molto simile nella produzione ma differente per la resistenza e la versatilità.

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