Viviamo in un’epoca frenetica, dove ogni istante sembra dover essere riempito da impegni e attività. Fermarsi, rallentare, concedersi il tempo per osservare e ascoltare è diventato un lusso. Eppure, in Giappone, l’arte della calma è profondamente radicata nella cultura e nella quotidianità e ci insegna che nel silenzio e nella lentezza si nasconde una bellezza profonda.
“Ma”: lo spazio tra le cose
Uno dei concetti più affascinanti della cultura giapponese è il ma (間), che si può tradurre come “spazio” o “pausa”. Non si tratta di un semplice vuoto: è un’interruzione carica di significato, che permette di dare valore a ciò che lo circonda. È il silenzio tra due note musicali, la distanza tra i sassi in un giardino zen, la pausa nella calligrafia. Il ma ci ricorda che non tutto deve essere riempito: c’è bellezza nell’attesa e nella contemplazione.
Wabi-sabi: la bellezza dell’imperfetto e del transitorio
Il concetto di wabi-sabi (侘寂) celebra l’impermanenza e l’accettazione dell’imperfetto. È il fascino delle foglie d’acero che cambiano colore in autunno, della ceramica riparata con la tecnica del kintsugi, della luce soffusa che attraversa le pareti di carta dei templi giapponesi. Questa filosofia ci insegna che la bellezza non sta nella perfezione, ma nel naturale fluire del tempo.
La calma nella quotidianità giapponese
In Giappone la calma e la lentezza non sono sinonimo di inattività, ma di consapevolezza ed è visibile in tanti aspetti della vita quotidiana:
- Il tè preparato con cura: La cerimonia del tè (chanoyu) è un rito che richiede gesti lenti e precisi, dove ogni movimento ha un significato. È un invito a essere presenti nel momento, lasciando fuori il rumore del mondo.
- Il ritmo della natura: Le stagioni sono celebrate con attenzione, dall’hanami in primavera alla contemplazione della luna d’autunno (tsukimi). L’osservazione dei cicli naturali insegna ad accogliere il cambiamento con serenità.
- I giardini giapponesi: Progettati per essere luoghi di meditazione, invitano a passeggiare senza fretta, soffermandosi su ogni dettaglio.
- Gli origami e la carta washi: L’arte di piegare la carta (origami) e la tradizione artigianale della carta washi richiedono pazienza e attenzione ai dettagli. Sono pratiche che insegnano il valore della manualità e della cura per il materiale.
- La scrittura e la poesia: Dalla calligrafia giapponese (shodō), eseguita con tratti lenti e meditati, alla composizione degli haiku, brevi poesie che catturano l’essenza di un momento, ogni espressione artistica giapponese invita a rallentare e osservare con attenzione.
È possibile rallentare anche con I Racconti dei Marimo®!
Anche nei nostri racconti, il tempo della calma è un elemento essenziale. Le storie si svolgono nel paesaggio tranquillo del Lago Akan, dove la natura regna sovrana e i personaggi imparano a osservare, ascoltare e accogliere il cambiamento.
Tra gli episodi della collana, Fiori di ghiaccio è forse quello che più incarna questo spirito: un racconto invernale, sospeso tra il silenzio della neve e la meraviglia delle formazioni di ghiaccio sul lago. Un invito per i più piccoli a fermarsi e lasciarsi affascinare dalla bellezza effimera della natura.
Praticare la calma ogni giorno
Rallentare è possibile anche nella nostra quotidianità:
- Concedendosi una pausa per bere una tazza di tè senza distrazioni.
- Osservando i dettagli della natura, anche in città.
- Leggendo una storia con i bambini, senza fretta, assaporando ogni parola.
Il Giappone ci insegna che la calma è un tempo guadagnato, un’occasione preziosa per ritrovare equilibrio e profondità, non è un tempo perso. E allora, perché non provare a rallentare? 🌿