La calligrafia giapponese

da | Giu 18, 2025

La calligrafia giapponese, conosciuta anche con il nome di shodō (書道), è una delle forme artistiche più affascinanti e significative della cultura nipponica. 

Con radici che risalgono alla tradizione cinese, lo shodō si è evoluto nel tempo in una disciplina unica che unisce arte, filosofia e spiritualità. Attraverso l’uso di strumenti semplici ma raffinati, i calligrafi giapponesi creano opere che rappresentano il linguaggio scritto e l’espressione profonda del pensiero e dell’anima.

Origini e sviluppo dello shodō

Lo shodō ha origini antiche, che affondano nella Cina imperiale, dove la scrittura era considerata una forma di espressione sacra e artistica. 

Fu introdotto in Giappone durante il periodo Asuka (552-710 d.C.), quando il Buddhismo e le tradizioni culturali cinesi vennero importati nell’arcipelago giapponese. 

La calligrafia giapponese si è evoluta nei secoli, sviluppando un proprio stile che si distingue da quello cinese, ma ne conserva l’essenza.

Inizialmente, i giapponesi utilizzavano il sistema di scrittura cinese, ma nel tempo si sono sviluppati karakani (sistemi di scrittura fonetica), come i caratteri hiragana e katakana, che hanno contribuito a dare un carattere distintivo alla calligrafia giapponese. Il calligrafo giapponese, con l’uso di pennello e inchiostro, non si limita a scrivere parole: ogni tratto diventa una manifestazione della propria interiorità e dello spirito che guida la mano.

Gli strumenti di lavoro

Gli strumenti utilizzati nella calligrafia giapponese sono pochi ma sofisticati. La pratica dello shodō è centrata su tre elementi fondamentali:

  • Fude (): il pennello, che può avere diverse dimensioni e forme. 

La sua scelta dipende dal tipo di calligrafia che si vuole praticare. 

I pennelli per lo shodō sono caratterizzati dalla morbidezza delle setole, che permettono di ottenere linee sottili e spesse con una sola pennellata.

  • Sumi (): l’inchiostro giapponese, che tradizionalmente viene preparato strofinando una stecca solida di inchiostro su una pietra chiamata suzuri, utilizzando acqua per regolare la densità dell’inchiostro. Questa procedura, sebbene laboriosa, conferisce una qualità unica al colore dell’inchiostro, che non si trova facilmente in altre tradizioni calligrafiche.
  • Hōsho (奉書): la carta washi, un tipo di carta giapponese fatta a mano, che ha la capacità di assorbire l’inchiostro in modo uniforme, creando una superficie ideale per il tratto fluido del pennello. 

Leggi il nostro articolo sulla carta washi.

I principali stili di calligrafia giapponese

Esistono vari stili di calligrafia giapponese, ognuno dei quali ha una sua propria tecnica e funzione. Tra i principali stili troviamo:

  1. Kaisho (楷書): uno stile regolare e chiaro, in cui ogni carattere è ben definito. Questo è il primo stile che i principianti imparano, poiché permette di apprendere la forma corretta dei caratteri.
  2. Gyōsho (行書): uno stile semi-corsivo che combina il kaisho e il sōsho. È un po’ più fluido, ma comunque leggibile. I calligrafi esperti preferiscono questo stile, in quanto consente maggiore espressione personale.
  3. Sōsho (草書): uno stile corsivo che implica tratti rapidi e fluidi. 

È lo stile più dinamico e artistico, ma anche il più difficile da comprendere per chi non è pratico della calligrafia giapponese.

Ogni stile di calligrafia riflette un approccio diverso alla scrittura: il kaisho è perfetto per chi cerca precisione, il gyōsho per chi vuole esprimere movimento, mentre il sōsho è più legato all’estetica e alla spontaneità.

La calligrafia giapponese come disciplina spirituale

Lo shodō è una vera e propria pratica spirituale. In molte scuole di pensiero giapponese, come il Buddhismo Zen, la calligrafia è considerata un mezzo per sviluppare la consapevolezza del momento presente. 

Ogni tratto eseguito con il pennello è un atto meditativo che richiede concentrazione totale e calma interiore.

Nella pratica dello shodō, i calligrafi cercano di trasmettere il proprio stato d’animo e la propria essenza attraverso i tratti. 

Ogni movimento del pennello è un’espressione dell’anima, che diventa visibile e tangibile sulla carta. 

Questo processo di introspezione e consapevolezza è spesso paragonato alla pratica della meditazione, in cui il corpo e la mente devono essere in perfetta armonia.

La calligrafia giapponese nella vita quotidiana

La calligrafia giapponese è una parte integrale della vita quotidiana in Giappone. 

Oltre alla sua dimensione artistica, essa trova applicazione anche in contesti più pratici, come la scrittura di lettere, inviti e auguri. 

I calligrafi esperti vengono spesso chiamati a scrivere shūji (習字), cioè le scritture che appaiono su inviti formali, certificati, diplomi e opere celebrative.

Ogni anno, in Giappone, vengono organizzati concorsi di calligrafia, dove partecipanti di tutte le età si sfidano per dimostrare la loro abilità nell’arte dello shodō. 

Questi eventi sono molto seguiti e celebrano l’importanza di questa disciplina nella cultura giapponese.

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