Quando si parla di tradizioni giapponesi, la fioritura dei ciliegi (Hanami) è una delle prime cose che vengono in mente.
Tuttavia, il Giappone è ricco di altre tradizioni culturali e festività che meritano attenzione per la loro unicità e il loro significato storico, che riflettono la ricca eredità culturale del Giappone e l’importanza dei legami familiari e spirituali nella società giapponese.
Oggi ve ne presentiamo 3, ma ce ne sono davvero tante.
Tanabata: il festival delle stelle innamorate
Il Tanabata, o festival delle stelle, è una festività estiva che celebra l’incontro annuale delle divinità Orihime e Hikoboshi, rappresentate dalle stelle Vega e Altair.
Secondo la leggenda, questi due amanti, separati dalla Via Lattea, possono incontrarsi solo una volta all’anno, il settimo giorno del settimo mese.
Durante il Tanabata, le persone scrivono desideri su strisce di carta colorata (tanzaku) e le appendono ai rami di bambù, sperando che i loro desideri si avverino.
Obon: il festival delle lanterne
L’Obon è una delle festività buddiste più importanti del Giappone, dedicata alla commemorazione degli antenati.
Celebrato in agosto, l’Obon dura tre giorni e vede le famiglie giapponesi si riuniscono per onorare i defunti con danze tradizionali (Bon-Odori), visite alle tombe e l’accensione di lanterne per guidare gli spiriti dei loro cari di ritorno alle loro case.
È un periodo di riflessione e gratitudine per le generazioni passate.
Setsubun: lanciare i fagioli per scacciare i demoni
L’ultima delle tradizioni giapponesi che vi proponiamo è il Setsubun, celebrato a febbraio per celebrare il passaggio delle stagioni, è una tradizione che segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Durante questa festività, le famiglie giapponesi lanciano fagioli di soia fuori dalle porte delle loro case gridando “Oni wa soto! Fuku wa uchi!” (“Via i demoni! Dentro la fortuna!”) per scacciare gli spiriti maligni e attirare la buona sorte.
I bambini spesso partecipano indossando maschere di demoni, rendendo la celebrazione vivace e gioiosa, raccolgono i fagioli e ne mangiano uno per ogni anno della loro età.